Il complesso di abitazioni, destinate a operai e impiegati, nasce negli anni 1952-1956 da un gruppo di architetti composto da Franco Albini, Gianni Albricci, BBPR, Enrico Castiglioni e Ignazio Gardella, che lo disegnarono ispirandosi ai principi della città-giardino di matrice razionalista. È organizzato principalmente in nuclei di case a schiera riunite in gruppi di circa duecento abitanti. L’intero villaggio è improntato al recupero delle tradizioni costruttive lombarde.